Loro sono Clara e Nick e si occupano d alcuni anni di comunicazione, marketing e formazione nel mondo del Vino. La loro idea, rivoluzionaria e un po’ dissacrante nell’approccio, considerata una certa austerità dell’ambiente, è stata creare Wine Salad, la prima Scuola di Vino interamente online. . La loro missione è stata chiara fin da subito: aiutare le persone che si vogliono avvicinare per curiosità, passione o interesse professionale al ondo del vino a studiare questo tema con un linguaggio semplice e accessibile, oltre che dove e quando vogliono. Dai corsi gratuiti di avvicinamento ai corsi strutturati, le video lezioni, gli ebook, le degustazioni on line fino ai “viaggi scolastici” i due prof digitali sono riusciti a creare uno spazio personale, con uno stile di comunicazione necessario e un progetto che li ha distinti nel panorama dei wineblogger. Oggi per la rubrica #vinodigitale cerchiamo di conoscere meglio Clara e Nick, questi due ragazzi, appassionati e coinvolgenti, attraverso una serie di domande e di conoscere il loro percorso e come vivono il mondo del digital wine.
Nell’era dei blog e dei social network Wine Salad si posiziona e si distingue da altre pagine e profili come scuola di vino on line, come ase questa idea? Cosa vi ha spinto in questa direzione?
L’idea della Scuola del Vino on line nasce dopo esserci accorti che il mondo del vino non è “accessibile” a tutti. Non parliamo di possibilità economiche, quanto di opportunità di studio e dialogo. Al 98% dei casi gli addetti del settore usano un linguaggio difficile e non comprensibile a molti e tendono a non essere inclusivi. Le associazioni tradizionali offrono solo corsi in presenza e con orari serali. Così abbiamo ideato e creato una Scuola con lo scopo di colmare le lacune del settore: i nostri corsi sono on line quindi ciascuno può studiare dove e quando vuole, il linguaggio è semplice e il metodo è comprensibile a tutti.
La vostra scuola si presenta come, “Il Vino con parole semplici e alla portata di tutti”, quanto bisogno c’è di semplicità e chiarezza nel mondo del vino?
Almeno di quanta ce n’è bisogno nella burocrazia italiana! Insomma per noi il mondo del vino deve avvicinare non dividere. Il tecnicismo è per pochi, la semplicità e la chiarezza sono alla portata di tutti. Vogliamo che il vino sia per pochi o per tutti? Perché poi non ci si può lamentare se si chiama Prosecco anche un Metodo Classico!
Chi sono i seguaci di Wine Salad? Chi si iscrive alla vostra scuola di vino digitale?
La nostra Scuola non ha distinzioni: tra i nostri studenti abbiamo pensionati che si godono il tempo libero, giovani studenti universitari che si affacciano al vino per la prima volta, mamme in pausa tra compiti e pappe, professionisti che sono incuriositi dal vino per cultura personale, ma anche ristoratori, baristi, titolari di enoteche che vogliono migliorare le proprie compentenze per essere più competitivi sul mercato. Ma tutte hanno in comune una cosa: la curiosità.
Quali sono le caratteristiche del vostro stile e del vostro modo di raccontare il vino?
Essere immediati credo che sia il nostro tratto distintivo: semplicità per noi non vuol dire banalità, ma immediatezza. Ci piace raccontare il vino come una storia millenaria fatta di tradizione ma al tempo stesso evoluzione, scritta da popoli diversi, creata da mani vissute, piena di sapori nuovi e profumi inesplorati. Una storia attraverso la quale possiamo viaggiare, necessitando solo di un calice di vino.
Secondo voi com’è cambiata nel tempo l’attività del blogger e che difficoltà o vantaggi ci sono oggi rispetto all’inizio?
Credo che i primi blogger del settore ci abbiano permesso di arrivare dove siamo oggi. Sicuramente avranno combattuto un pochino di più per trovare un proprio posizionamento nel mercato. Ma di certo avranno sentito meno il peso della competizione: di fatto oggi siamo molti di più. Ma non credo che il punto sia se era meglio ieri o se è più facile oggi: penso che a fare la differenza siano le idee che hai, la tua visione del mondo e nel nostro caso del vino. Noi, ad esempio, usiamo il blog come un libro digitale e gratuito: ci sono tantissimi articoli su vari argomenti per chi vuole studiare partendo da zero.
Come scegliete i vini di cui parlare? E come organizzate il tuo lavoro tra degustazioni, viaggi, visite in cantina?
Facciamo una piccola premessa: io mi occupo di vino, di contenuti e gestione dei social, Nick, invece, gestisce le parti tecniche della Scuola del Vino (mail, montaggio video, blog, podcast, campagne adv, prenotazioni gite). Quindi abbiamo ruoli molto diversi e chiaramente complementari. Le scelte importanti le prendiamo insieme però. Ad esempio i vini vengono selezionati di comune accordo, assaggiamo sempre tutto prima di proporlo agli studenti. Quanto alle degustazioni abbiamo per ogni corso un calendario trimestrale che viene pubblicato all’inizio del ciclo, quindi è semplice gestirle. Venendo ai viaggi di gruppo, scelgo personalmente l’itinerario e le aziende da visitare, poi scrivo il programma e al resto ci pensa Nick. Mentre per le visite in cantina di piacere talvolta ci organizziamo per tempo, altre volte siamo invitati, spesso bussiamo dove ci porta la curiosità.
Oggi le cantine sono più “formate” sulla figura del blogger o dell’influencer, oramai veri strumenti di web marketing, secondo voi come percepiscono le aziende la figura del blogger e in particolare dei tuoi servizi?
Da quando abbiamo aperto la Scuola del Vino devo ammettere che le cantine sono molto affascinate da quello che abbiamo creato e si uniscono con molto entusiasmo ai vari progetti: spessissimo vignaioli, distributori, enotecari o ristoratori sono ospiti di dirette o approfondimenti. I nostri studenti hanno sposato a pieno la nostra filosofia, quindi le cantine che collaborano con la Scuola hanno sempre un riscontro immediato di questo. Penso che oramai anche le piccole anziende vitivinicole non possano fare a meno di rendersi conto che chi fa la nostra professione lavora per il meglioramento del settore.
Qualche mese fa siete stati vittima di un hackeraggio del vostro profilo ig, che prima contava molti più follower e siete stati costretti a riaprire un nuovo profilo e ricominciare da zero. Come vi spiegate questi “attacchi” e le varie forme di odio digitale che sono sempre più frequenti anche nel settore food & wine?
Ripartire da zero non è stato facile, inutile negarlo. Subire un hackeraggio significa molto più di perdere followers. Mi sono sentita violata, derubata della mia identità, oltre che di tantissimo lavoro di anni. Purtroppo il mondo digital è ancora piuttosto indietro a livello di tutele legali. L’assistenza tecnica non esiste, o se risponde, come accaduto a noi, spesso afferma di “non poterci fare nulla”. Gli haters ci sono e ci saranno sempre. All’inizio ci stavo molto male per tutte queste brutte cose, ma poi abbiamo imparato una lezione: dietro ad ogni grande difficoltà si nasconde una opportunità ancora più grande se si ha la determinazione di portare avanti i propri sogni e di combattere per le cose belle.
Come avete vissuto questo periodo di restrizioni e lockdown? Su cosa avete lavorato?
Onestamente? Credo che sia stato uno dei momenti più belli della nostra vita. Abbiamo lasciato i nostri lavori e ci siamo dedicati completamente alla creazione dei corsi per la Scuola del Vino. Senza questi periodi di restrizioni non avremmo mai avuto la possibilità di concentrarci totalmente su ciò che volevamo fare da tanto. Essendo iperattiva ho sfinito Nick con mille progetti contemporaneamente, ma questa è un’altra storia!
Quali consigli daresti a chi si avvicina alla comunicazione del vino? E a chi vuole imparare di vino?
A chi si avvicina alla comunicazione del vino posso dare solo un piccolo grande consiglio: trova la tua cifra stilistica, il tuo vero why, non copiare. Perché le copie sbiadiscono e le persone si ricordano solo dell’originale. Mentre a chi vuole studiare il vino non posso che dire: ti aspetto nella Scuola del Vino, unisciti a Noi e il vino cambierà la tua vita! Per aiutare coloro che vogliono subito muovere i primi passi nel mondo del vino abbiamo creato un corso gratuito di 7 giorni, che trovate a questo link https://thewinesalad.com/corso-gratuito-email